L'abitudine di vedere i re accompagnati da guardie, tamburi, ufficiali e da tutte quelle cose che costringono la macchina al rispetto e al terrore, fa sì che il loro volto, anche quando sono soli e privi del consueto accompagnamento, incuta nei sudditi rispetto e terrore. E questo perché il nostro pensiero non riesce a separare le loro persone dal codazzo di chi solitamente li segue; e la gente, che non sa come questo effetto derivi dall'abitudine, lo attribuisce a una forza naturale. Da ciò viene l'espressione: sul loro viso sono impressi i tratti della divinità,
(Pascal) |