Ero
stato molto preso in ufficio e avevo trascurato il pascolo di casa mia,
mi riportò alle belle donne del mio quartiere il suono del campanello
di casa aprii la porta e Stella entrò come un uragano Stella: sei uno stronzo non ti si vede più e ci abbandoni per le zoccole dell'ufficio, ma dove lo trovi un culetto così Nel
parlare si era sollevata la gonna leggera che indossava e mi mostrava
il culetto, usai subito la formula per indurire il pene, poi la feci
piegare appoggiandola alla scrivania e mi inginocchia dietro di lei
porsi il mio omaggio al suo sederino coprendolo di baci, poi infilai la
lingua nel suo scoscio e la saettai verso la fighetta, era già bagnata,
salutai anche la sua rosetta con una bella lappata, ruppi gli indugi,
mi alzai estrassi il cazzo e la infiocinai in fica con forza tenendola
per i fianchi Mario: ti è mancato il mio cazzo non hai niente sotto sei scesa per scopare Le aravo la fighetta con forza e le mi mani si infilarono sotto la maglietta e gli abbrancarono le tettine Stella: sii è verooo, ho provato a farmi scopare da altri ma non mi fanno godere come il tuo cazzone duro sa fare, vengoooo Continuai
a pistonarla sempre più infoiato la sua fichetta mi avvolgeva l'uccello
e me lo massaggiava ero al culmine la stinsi a me mentre la riempivo
con i miei fiotti e lei rantolava un altro orgasmo ci separammo la portai in camera e ci spogliammo rapidamente, la feci mettere sul letto a pecorina e rientrai in lei da dietro Mario: ti piace come ti scopo allora troietta, stamattina ti darò il cazzo in tutti i buchi Suonarono
alla porta di ingresso mi misi un paio di pantaloncini e chiusi la
porta di camera, aperta la porta fece il suo ingresso Consuelo la madre
di Stella che appena chiuso il battente si chino mi estrasse l'uccello
e se lo mise in bocca, senti subito il sapore di fica Consuelo: non
solo mi trascurai ma invece di chiamarmi stamattina hai già iniziato a
scoparti un altra troia, voglio vedere chi è Si precipitò verso la
camera e vide sul letto sua figlia a pecorina che si sditalinava per
tenersi calda, mi aspettavo il finimondo ma invece un sorriso apparve
sul viso di Consuelo che prese subito a spogliarsi Consuelo: ti perdono Mario perché stai facendo godere la mia piccolina, Stella fai posto alla mamma Consuelo si mise a pecorina di fianco alla figlia, la inforcai subito nella sua prugna succosa strappandole un lungo gemito Stella: mamma non sapevo che anche tu lo avessi provato, vedo che ti piace parecchio Stavo
sbattendo Consuelo con forza, ma le mie dita ravanavano Stella in fica
e nel culetto, i miei colpi facevano sbattere le tettone di Consuelo ed
ad un certo punto presa dalla libidine Stella si chino e prese a
leccargliene una Consuelo: siii piccolina lecca mentre il toro mi monta, fottimi più forteee mi
dedicai completamente a Consuelo prendendola per i fianchi mentre la
figlia si era sdraiata sotto di lei e si dedicava ad entrambe le tette Avvertii
un primo orgasmo di Consuelo che non interruppe il mio pistonamento
dentro di lei, mi ci volle più di mezzora per arrivare all'orgasmo
mentre lei continuava a godere, la riempii di schizzi Consuelo: ohhh mi piace il tuo cazzone mi ricorda quello di suo padre, godoooo Consuelo si sdraio di traverso di schiena sul letto e chiamò la Consuelo: Stella vienimi sopra a 69 che voglio ricambiarti il favore e vedere mentre ti monta Stella
obbedì e si dispose soprala madre, mi posi dietro la figlia e la madre
guidò il mio cazzone nella sua fighetta, Stella era bagnatissima e con
pochi miei colpi venne rumorosamente, Consuelo estrasse il mio cazzo
falla figa e lo diresse verso il culetto Consuelo: aprile bene il culetto a questa troietta che mi stà mangiando la figa Inchiappettai la ragazza e la trovai ancora molto stretta, gemeva ai miei affondi mentre la madre la leccava Mario: sei strettissima troietta nessun altro ti ha visitato il tuo culetto Stella: no non ho voluto il mio culetto è solo tuooo che mi fai godere così tantoooo Consuelo: figlia mia hai il culo pienissimo e mi stai facendo godereeee Aumentai
il ritmo degli affondi in quel fantastico culetto e senti Stella
tremare squassata dal godimento e le innaffiai l'intestino Ci rilassammo sul l |